Descrizione
Con contributi di S. Battaglia, M. Castriotta, F. Cianflone, P. Conte, M. De Silvio, A.M. Giammarioli, A. Napolitano, M. Pasquali, E. Rea-le, A. Sacco, S. Salerno, E. Sorrentino, M. L. Trinca.
Non tener conto della dimensione di genere produce forti disuguaglianze anche nel campo della salute e della sicurezza oltre che su quello economico e sociale.
Uomini e donne non sono uguali davanti alla malattia né tantomeno nel lavoro: riconoscere che esistono differenze di genere nella distribuzione del lavoro e nell’esposizione ai rischi così come nell’analisi epidemiologica, nella terapia e nella prevenzione è un passo fondamentale per l’appropriatezza della valutazione dei rischi e delle cure.
La “medicina di genere” approfondisce il concetto di diversità tra i sessi per poi applicarlo nella cura delle persone, mentre l’approccio neutro al genere tradizionalmente seguito dalla medicina occidentale trascura queste differenze con il risultato che nelle donne molte malattie non sono diagnosticate correttamente o sono curate in modo non ottimale.
Allo stesso modo, una strategia neutra che non tiene conto del genere per quanto riguarda la valutazione e la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, rischia di sottovalutare o addirittura ignorare le donne come lavoratrici, lasciandole di fatto fortemente esposte al rischio di infortunio e malattia.
Il libro, che nasce da una collaborazione tra Inail Lazio, Istituto Superiore di Sanità ed S3 Opus, riporta i contributi presentati al convegno “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro secondo un approccio di genere” e offre a tutti gli studiosi e ai professionisti che si occupano di salute e sicurezza le più moderne strategie, buone pratiche e strumenti utili per integrare la dimensione di genere nelle attività di salute e sicurezza sul lavoro.
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